Realizzazione di un percorso didattico per la scuola primaria, adattando i contenuti della mostra "La luce, gli occhi, il significato. L'esperienza umana del vedere" realizzata dall'associazione Euresis.
Progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, LEGGE 6/2000 - Iniziative per la diffusione della cultura scientifica.
Il progetto è rivolto alla scuola primaria ed in particolare alle classi V, per le quali il programma ministeriale prevede l'insegnamento degli argomenti trattati. Il progetto ha l'intento di favorire e spalancare quella curiosità e sete di conoscenza caratteristiche dei bambini di questa età. Di sollecitare e sostenere gli alunni ad avere uno sguardo curioso nei confronti di tutto ciò che ci circonda, e un aiuto alla comprensione del valore di apertura alla realtà da cui è caratterizzata la conoscenza scientifica.
Noi conosciamo la realtà che ci circonda attraverso i sensi. Quasi senza che ce ne rendiamo conto i nostri sensi ci consentono di percepire il vento, la temperatura, la consistenza di ciò che tocchiamo, la composizione chimica dell'aria e dei cibi, i movimenti, e quelle sottili vibrazioni acustiche dell'atmosfera che interpretiamo come suoni. Ma fra tutti, è forse la vista il senso che più ci permette di apprezzare l'estensione dello spazio, di prendere coscienza della varietà dei corpi di ogni dimensione e forma, di interpretare simboli, di riconoscere un ambiente familiare o un volto amico. Catturando una piccola porzione delle radiazioni elettromagnetiche che pervadono lo spazio, il nostro occhio ci segnala forme, distanze, colori, relazioni. E nell'uomo "il vedere" arriva ad essere esperienza profonda di rapporto con il reale e di apertura al suo significato: non a caso "luce", "occhi", "visione" sono da sempre paradigmi della verità e della capacità dell'uomo di riconoscerla.
La mostra da cui trae origine il progetto mette a tema l'esperienza umana del vedere, proponendo sia gli aspetti fisico-chimici coinvolti nel processo visivo - dalla natura della luce, alla fisiologia dell'occhio, fino alla trasmissione al cervello dei segnali rivelati - sia il fenomeno personale del "conoscere" e del "riconoscere" attraverso la vista. Si è così invitati a prendere coscienza dei diversi livelli che intervengono nell'atto del vedere, distinti e irriducibili l'uno all'altro, ma profondamente uniti nell'esperienza del soggetto umano che ne è protagonista.
Il progetto prevede la realizzazione di una mostra (corredata da materiale didattico e di laboratorio) che viene consegnata permanentemente alle scuole coinvolte, incontri in classe con ricercatori universitari ed un invito a teatro. Read More
1. una mostra di 15 pannelli suddivisi in moduli (adatta quindi anche per l'esposizione temporanea in classe di una parte dei pannelli/poster: ogni modulo è costituito da 2/3 pannelli), realizzata in collaborazione con la Piccola casa editrice e corredata da exhibit a supporto della mostra stessa e da materiale didattico integrativo. In particolare, ad ogni bambino coinvolto nel progetto viene consegnata la pubblicazione "Io guardo, io vedo" a cura di Paola Platania edita da Nuovo Mondo, guida didattica della mostra "La luce, gli occhi, il significato: l'esperienza umana del vedere."
I diversi temi trattati (la luce come realtà fisica e i colori, l'occhio e il suo funzionamento, la formazione delle immagini e la complessa attività del cervello) sono presentati nella mostra in forma modulare, che garantisce la massima elasticità e adattabilità del percorso anche alle diverse classi della scuola primaria.
2. attività di incontri/laboratorio in classe
Il lavoro personale e di rielaborazione svolto da insegnanti e bambini sarà affiancato da un ciclo di 2 incontri nelle classi con lo scopo di approfondire alcuni contenuti e sottolineare i molteplici aspetti coinvolti nell'esperienza visiva:
- il primo incontro prevede la presentazione della mostra tramite una presentazione multimediale e semplici esperimenti.
- il secondo incontro prevede un laboratorio didattico sulla luce:
-- ombre rivelatrici: l'esistenza dell'ombra degli oggetti ci permette di scoprire in quale modo la luce si propaga (propagazione rettilinea) e di fare esperienza sulla composizione e scomposizione dei colori
-- riflettiamo sulla luce: esperienze di riflessione e rifrazione della luce tramite specchi, caleidoscopi e superfici di separazione tra mezzi trasparenti
-- I colori della luce: esperienza di sintesi additiva e sottrattiva dei colori tramite tempere, strisce colorati trasparenti, prismi, generatori di arcobaleni.
Il materiale utilizzato in classe per le esperienze è lasciato alle scuole, a corredo della mostra. Entrambe le attività in classe sono svolte dalla stessa persona, per favorire la continuità del lavoro e permettere ai ragazzi di instaurare un rapporto personale con chi fa ricerca scientifica: riteniamo che questo sia un aspetto molto importante perchè i ragazzi sviluppino una propensione positiva nei confronti della scienza.
Le lezioni di laboratorio richiedono di lavorare con la singola classe, per permettere agli alunni di fare una esperienza personale sia dei contenuti che del rapporto con il ricercatore che li propone. La lezione di presentazione invece è una, a classi riunite, per ogni scuola coinvolta
3. invito allo spettacolo teatrale "Facciamo luce sulla materia: lo spettacolo della fisica" di Marina Carpineti, Sara Ghioldi, Marco Giliberti, Nicola Ludwig e Antonio Rota, Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Milano.
Lo spettacolo è allestito dal Centro teatro Attivo presso il Teatro dell'Arca, Corso XXII Marzo 25. Il teatro è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (tram 12 e 27, autobus 60 e 73).
Le date e gli orari delle rappresentazioni saranno comunicate a progetto avviato, concordandole opportunamente con le scuole coinvolte.
La durata dello spettacolo è di circa 1 ora, a cui seguono le domande del pubblico.
Verrà consegnata una pubblicazione, ad uso degli insegnanti, con schede di approfondimento sugli esperimenti trattati.