2000 - Da Democrito ai quark. Le grandi intuizioni della fisica
La mostra intende ripercorrere i passi fondamentali compiuti dall'uomo per cercare di comprendere la struttura e le leggi fisiche che sono alla base del mondo e dell'Universo. La prima grande 'intuizione' si deve far risalire agli 'atomisti' greci del V secolo a.C., Leucippo e Democrito, che per primi hanno ipotizzato che la materia è costituita da atomi che si muovono in un vuoto infinito. Dopo qualche accenno alla eredità classica e alle tradizioni consolidatesi nel periodo ellenistico-romano, si passerà a trattare il Medioevo, a torto considerato un'epoca 'buia'. Il Medioevo ha visto invece il fiorire di tante nuove idee, soprattutto nel campo della 'caduta dei gravi', in cui ancora era ritenuta valida la fisica di Aristotele sul 'luogo naturale' (i corpi sono fatti di terra e quindi, se lasciati liberi, cadono verso la terra, loro luogo naturale). Una sezione della mostra sarà dedicata alla fisica e alla cosmologia del Medioevo, presentando sotto una nuova luce, dal punto di vista scientifico, questa epoca della storia troppo spesso ignorata. La fisica, come scienza sperimentale, si sviluppa soprattutto tra il XVI e il XVII secolo. Copernico, Keplero, Galileo, Cartesio, Newton, Leibniz, hanno avuto le grandi intuizioni della fisica per quanto riguarda la dinamica del sistema solare, la gravitazione universale, il concetto di inerzia. Dopo l'enorme successo della descrizione meccanica newtoniana dell'Universo, gli scienziati del XVIII secolo associarono le interazioni elettriche tra corpi carichi con forze meccaniche. È la nascita dell'elettromagnetismo, sviluppato grazie a Franklin, Priestley, Coulomb, Volta, Galvani. Un altro passo fondamentale riguarda lo studio e le conseguenze del moto delle cariche elettriche e dell'elettromagnetismo: Oersted, Faraday, Ampère, sino alla grande sintesi di Marxwell. Ma i passi più importanti verso la formulazione di teorie fisiche atte a fornire descrizioni sempre più raffinate e dettagliate dei fenomeni fisici si hanno nel XX secolo, con la scoperta della radioattività, con lo sviluppo della meccanica quantistica e della relatività e con la loro applicazione allo studio della struttura della materia. Le 'pietre miliari' per quanto riguarda il XX secolo, si chiamano Bohr, Schrödinger, Dirac, Einstein, Fermi, Heisenberg, Pauli, Gellmann e tanti altri. Per quanto riguarda l'atomismo ed in particolare la struttura della materia, non saranno ignorate le rilevanti tradizioni germogliate nell'India e nell'Iran, nonché la mediazione araba che non si limita ad una semplice trasmissione di cultura scientifica da Oriente ad Occidente, ma che, in moltissimi casi, ha il carattere di una rielaborazione fortemente originale. Questa mostra non vuole limitarsi ad una semplice elencazione di nomi celebri e di scoperte ma, attraverso essi, intende ricostruire la storia che, partendo dal lontano mondo dei greci, ha portato alle più recenti teorie fisiche, sottolineando come il processo non sia stato continuo, bensì caratterizzato da 'grandi salti', da 'grandi intuizioni'. La mostra sarà corredata da apparecchi scientifici, modelli, sezioni interattive, videoproiezioni. Le apparecchiature saranno appositamente realizzate o ottenute in prestito dal CERN.'