Perchè i corpi galleggiano

Benedetta Cappellinimc2

L’insegnamento delle scienze nella scuola primaria è spesso lasciato all’improvvisazione episodica, fraintendendo il giusto criterio che occorre partire dalla percezione che il bambino ha dei fenomeni naturali e dalle domande che via via emergono nella vita scolastica quotidiana.
L’autore presenta un’attività relativa al fenomeno del galleggiamento, rigorosamente strutturata sul piano concettuale e metodologico. Il percorso si articola in moduli, ciascuno con un obiettivo particolare, che rappresenta una tappa intermedia di contenuto e metodo in vista della meta finale. Un percorso guidato di scoperta per fare esperienza in modo elementare ma corretto del metodo sperimentale e del linguaggio scientifico.

Sul piano didattico fondamentale è la categoria del «raccontare»: ogni modulo è ripercorso nelle sue fasi essenziali, messe a fuoco e registrate sul quaderno dai bambini. Ineluttabile è la funzione del maestro, coinvolto nell’enucleare gli aspetti concettuali, chiarendoli in primo luogo a sé e nel progettare e realizzare gli esperimenti per valutarne la fattibilità e la effettiva elementarità. Il contributo conserva la forma del racconto in prima persona.

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(*) Scuola primaria “Don Milani”, Cernusco sul Naviglio (MI). L’attività descritta è stata svolta in due classi quarte nell’anno scolastico 2006-2007; il lavoro è stato discusso nel gruppo di ricerca “Educare Insegnando”, promosso dall’Associazione Culturale “Il rischio educativo”.

© Pubblicato sul n° 33 di Emmeciquadro