Quando il dibattito sposta l’accento dalle metodologie di insegnamento ai meccanismi di apprendimento dell’allievo, compare nei documenti a tutti i livelli, da quelli di un consiglio di classe a quelli ministeriali, un linguaggio di stampo costruttivista, il cui significato, quasi sempre implicito, resta spesso ignorato anche da chi lo utilizza. Ben venga quindi il contributo di due autori che con competenza e chiarezza espongono i punti essenziali della concezione costruttivista dell’apprendimento/insegnamento nell’ambito delle scienze sperimentali. Mettendone in luce le conseguenze didattiche, essi si soffermano sugli aspetti positivi, ma anche sui limiti oggi ormai evidenti in molti sistemi scolastici, suggerendo criteri per una nuova prospettiva didattica. Una strada interessante ancora da percorrere.
© Pubblicato sul n° 40 di Emmeciquadro
(*) Gruppo SENDS (Storia ed Epistemologia per una Nuova Didattica delle Scienze). Università di Torino.