Il Comune di Varese, in collaborazione con l’Associazione Euresis e il Centro Culturale Massimiliano Kolbe, la partecipazione della Società Astronomica Schiaparelli e il sostegno dell’Ufficio Scolastico Provinciale, organizza un incontro di altissimo livello scientifico con due protagonisti della ricerca di base in fisica i professori Marco Bersanelli e Lucio Rossi, dal titolo:
Alle Colonne d’Ercole
Imprese scientifiche agli estremi confini della realtà fisica
Quando: lunedì 15 marzo 2010 – Ore 21.15
Dove: Sala Politeama – Piazza XX Settembre – Varese.
Marco Bersanelli
E’ uno dei responsabili del più sensibile, potente e completo strumento per lo studio della Radiazione Cosmica Fondo mai costruito: il Satellite Planck. Lanciato nello spazio il 14 maggio del 2009, il satellite Planck fornirà la migliore immagine di sempre della prima luce che ha attraversato l’Universo, quasi 14 miliardi di anni fa. La missione permetterà di chiarire molto della storia evolutiva dell’Universo, dai primi istanti a oggi, e potrà dare indicazioni anche sul futuro del cosmo. La missione è stata ideata 18 anni fa e ha visto tra i suoi promotori, oltre al Prof. Bersanelli, anche la partecipazione del Prof. George Smooot, Premio Nobel per la fisica nel 2006.
Lucio Rossi
E’ il responsabile del Gruppo che ha costruito i magneti superconduttori di LHC (Large Hadron Collider), il più grande acceleratore di particelle mai realizzato. Il Prof. Rossi è uno dei leader all’interno del CERN di Ginevra, il grande Centro di Ricerca di fisica subnucleare. L’attività di LHC permetterà di chiarire alcuni interrogativi che riguardano i costituenti ultimi della materia, in particolare l’esistenza del Bosone di Higgs, la cosiddetta “Particella di Dio”.
Marco Bersanelli e Lucio Rossi sono due eccezionali testimoni di uno sguardo appassionato e aperto al loro lavoro di ricerca, sempre attenti alle implicazioni profonde che deriva dal loro particolare rapporto con la realtà, come attesta anche la loro incessante attività tesa a raccontare quale sia il “focus” del loro lavoro e quali possano essere i punti di contatto con altri campi di conoscenza, dalla filosofia all’arte, alla letteratura. La loro presenza è un’occasione unica per entrare in contatto con le vicende umane di persone che hanno impegnato la vita a investigare la realtà ai suoi estremi confini, l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo.
L’appuntamento è allo stesso tempo una eccezionale possibilità offerta alla cittadinanza e alle scolaresche per poter entrare in contatto con una dimensione ai più sconosciuta riguardo l’attività degli scienziati, quella in cui la ricerca diventa una vera e propria impresa, che coinvolge decine di istituti e industrie sparsi per il mondo, dà lavoro a migliaia di persone, richiede spese ingenti e tempi lunghissimi di realizzazione, stimola incessantemente la tecnologia alla ricerca di nuove soluzioni, contribuendo al benessere di tutti, senza cercare un tornaconto diretto, ma unicamente per rispondere alla sete di conoscenza propria dell’uomo.
Gli organizzatori desiderano anche che in Italia la scienza sia proposta come un’attività che ha profondamente a che fare con la cultura e l’educazione della persona. La scienza infatti è una delle attività in cui l’umanità intera dei soggetti coinvolti viene stimolata al più alto grado, ma non solo: per il peso che ormai da qualche secolo ricopre nelle società avanzate, incide profondamente sulla visione che l’uomo ha del mondo in cui vive, del suo ruolo in esso, di ciò che significa conoscere e manipolare la realtà.
Vai all’articolo sulla serata pubblicato da Il Sussidiario.net il 17 marzo e presente in Rassegna Stampa.