La tavola periodica degli elementi, che risale alla seconda metà dell’Ottocento, è dovuta alla geniale interpretazione di una complessa varietà di dati fisicochimici da parte di Dimitrij Ivanovich Mendeleev. È il passo finale di un cammino di ricerca che è interessante ripercorrere. Se poi si confronta quell’ipotesi, ricavata a partire da dati osservativi fenomenici e macroscopici, senza alcuna conoscenza della struttura atomica, con le conoscenze attuali non può che esserci uno stupore di fronte alle intuizioni di Mendeleev: le acquisizioni della fisica atomica e quantistica del Novecento confermano le regolarità della tavola sia pure in un nuovo quadro concettuale che ne dà ragione, a partire dalla scoperta dei costituenti ultimi della materia e delle leggi quantistiche che li regolano.
* Docente di Chimica-Fisica presso l’Università degli Studi di Milano
© Pubblicato sul n° 8 di EMMECIquadro