Non esiste altra scienza che possa far risalire la propria origine ad un singolo ricercatore come la genetica. Al tempo stesso continua a suscitare perplessità il fatto che le sue conoscenze per oltre trent’anni non furono comprese nel loro significato, così come lo stereotipo, che non regge alla prova dei fatti, di un monaco geniale ma solitario che si è imbattuto in una scoperta in modo del tutto inaspettato e che non indietreggiava neppure di fronte alle falsificazioni dei suoi tentativi. Questo saggio, di uno dei più noti genetisti contemporanei, titolare della cattedra che fu già di Konrad Lorenz all’Università di Vienna, affronta il nucleo delle scoperte di Mendel sullo sfondo delle concezioni del tempo riguardo all’ereditarietà ed in riferimento allo sviluppo ulteriore della genetica come disciplina guida della biologia.
* E. Heberle-Bors (Erwin@gem.univie.ac.at) insegna Genetica Vegetale all’Università di Vienna. È consigliere del Ministero delle Scienze e della Ricerca per la formulazione delle leggi sulla biotecnologia. Rappresenta l’Austria presso la CEE nella commissione 90/220/CEE che si occupa della liberazione di GMO nell’ambiente.
© Pubblicato sul n° 3 di EMMECIquadro