Uno dei principali collaboratori di Giulio Natta ripercorre i momenti fondamentali dell’esperienza che quarant’anni fa, nel 1963, ha portato la chimica italiana al prestigio del Nobel. Un successo spiegato dall’incontro di due fattori: una grande personalità scientifica e la lungimiranza di una grande azienda italiana dell’epoca, la Montecatini. Il premio Nobel, condiviso con il tedesco Karl Ziegler, fu assegnato “per le loro scoperte nel campo della chimica e della tecnologia degli alti polimeri”. Ma gli studi di Natta hanno spaziato in tutti i campi della chimica ottenendo importanti risultati sul piano sia scientifico che applicativo; le sue scoperte hanno mutato gli usi e i costumi quotidiani nella seconda metà del XX secolo.
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* Ingegnere chimico, docente al Politecnico di Milano
© Pubblicato sul n° 17 di EMMECIquadro