Tutti conosciamo il significato dell’espressione «previsione meteorologica» perché siamo interessati a sapere se un certo giorno potremo uscire senza ombrello oppure andare al mare oppure, ancora, trovare la neve sulle piste di sci o altre cose più o meno utili, più o meno piacevoli. I mezzi di comunicazione ce le offrono con una certa abbondanza e molti di noi hanno anche imparato, a proprie spese, che non sempre le previsioni sono veritiere. Infatti la eteorologia è una scienza complessa non tanto perché non siano note le leggi fisiche di base ma perché l’analisi deterministica non può, per motivi meramente pratici di insufficienza dei mezzi di calcolo, tener conto di tutti i fenomeni fisici che governano, in un modo o nell’altro, l’evoluzione dello stato dell’atmosfera: da quelli a scala planetaria a quelli a scala molecolare; questo fatto, mentre giustifica i limiti delle previsioni meteorologiche, rende alquanto affascinante la sfida che si pone agli scienziati di studiare e mettere a punto metodi di analisi per rendere la previsione sempre più precisa. Un percorso in cui l’autore ci conduce attraverso i primi tentativi storici di descrivere e spiegare la circolazione atmosferica globale fino ai modelli moderni di previsione numerica, indicando le prospettive più attuali e in via di sperimentazione.
© Pubblicato sul n° 26 di EMMECIquadro