In un famoso articolo pubblicato nel 1931, Gödel dimostrò che, prima o poi, nel costruire un sistema assiomatico, si incontra una proposizione indecidibile: ciò significa che ogni sistema assiomatico è incompleto. L’autore mostra come le conseguenze del teorema si estendono alla fisica teorica (anch’essa un sistema assiomatico), benché i fisici lo abbiano a lungo ignorato. La questione non è secondaria perché una parte consistente dei fisici si è dedicata a una teoria unificata delle forze fondamentali, una «teoria del tutto» che a partire da pochi principi primi dovrebbe essere in grado di descrivere e prevedere ogni fenomeno fisico. Il teorema vanifica questa pretesa e restituisce all’universo e alla sua storia una libertà imprevedibile, una «contingenza» che non esclude la libera iniziativa di un Creatore.
* Nato a Gyor (Ungheria) nel 1924, dopo la scuola superiore entra nell’ordine benedettino in cui è prete dal 1948. Consegue il dottorato in teologia (1950), la laurea in scienze (1954) e il dottorato in fisica (1958). Dal 1958 compie ricerche sulla storia e la filosofia della scienza. Dal 1975 è Distinguished University Professor della Seton Hall University di South Orange (New Jersey). È autore di oltre quaranta libri e di più di cento articoli, ha tenuto conferenze a Edinburgo (Gifford Lectures), a Oxford (Fremantle Lectures) e nelle principali università d’America, d’Europa e d’Australia.
È membro onorario della Pontificia Accademia delle Scienze.
Gli sono stati attribuiti il premio Lecomte du Nouy nel 1970 e il premio Templeton nel 1987.
© Pubblicato sul n° 22 di EMMECIquadro