Lo scienziato alla ricerca della verità

Benedetta CappelliniArticoli

Il compito dello scienziato è scoprire la verità nell’ambito del mondo reale.  Premessa essenziale per questo compito è che egli possa fin dall’inizio poggiare saldamente su molte convinzioni fondamentali.
Lo scienziato alla ricerca della verità

Il compito dello scienziato è scoprire la verità nell’ambito del mondo reale.  Premessa essenziale per questo compito è che egli possa fin dall’inizio poggiare saldamente su molte convinzioni fondamentali. Deve credere che esiste una verità da scoprire, che il mondo ha caratteristiche immutabili che sono le stesse in ogni tempo e in ogni luogo, o perlomeno che, se cambiano, lo fanno in modo regolare.  Deve inoltre credere di essere in grado di scoprire almeno parte della verità sulla natura. Queste convinzioni sono essenzialmente di carattere giudaico – cristiano e derivano dalla credenza fondamentale in un Dio che ha creato tutte le cose “in misura, numero e peso” (1) e conferendo ad esse caratteristiche proprie (2).

Potremmo porci innanzitutto la domanda di Pilato “che cos’è la verità?”  Pilato non si aspettava una risposta, ma si potrebbe definire vera una convinzione (credenza) che corrisponda alla realtà. Gli scienziati sono realisti. Gilson affermava: “Prima di tutto bisogna rendersi conto che l’uomo per sua natura è realista, secondo bisogna avere consapevolezza del fatto che per quanto egli si sforzi di pensare diversamente, non arriverà mai da nessuna parte; terzo, bisogna rendersi conto che quando l’uomo pensa diversamente, torna a pensare da realista non appena dimentica di recitare. La principale differenza tra l’idealista e il realista è che l’idealista pensa, mentre il realista conosce”.

La verità oggi è minacciata da un una vasta gamma di pressioni politiche ed ideologiche…