La scienza tra educazione e creatività

Benedetta CappelliniArticoli

Venerdì 29 agosto 2008, ore 11.15, Sala A1 (Le foto dell’incontro)

Partecipano:
Charles Harper, Senior Vice President of the John Templeton Fundation;

Gino Segre, Professor of Physics and Astronomy at the University of
Pennsylvania;
Constantino Tsallis, Centro Brasileiro de Pesquisas
Fisicas and Brazilian Academy of Sciences.
Introduce: Marco Bersanelli, Docente di Astrofisica all’Università degli Studi di Milano.

Marco Bersanelli: Il titolo del Meeting di quest’anno mette al centro dell’attenzione la persona come protagonista della sua esperienza umana. Sul fronte scientifico ci siamo domandati come possiamo comunicare ed approfondire questa esperienza dell’uomo come soggetto della ricerca. Il tema dell’educazione e della creatività nell’esperienza scientifica hanno un ruolo centrale, contrariamente a quello che spesso si immagina della scienza. La scienza è un’espressione dell’umanità, non è diversa o parallela ad essa.
    Per il terzo anno consecutivo, il titolo del Meeting di Rimini è lo stesso di un symposium internazionale che inizierà questa sera a San Marino e raduna una dozzina di scienziati di livello internazionale, che insieme si confronteranno sulla creatività e l’educazione nel mondo della scienza. Il convegno è organizzato da Euresis, dalla John Templeton Foundation, dalla Fondazione CEUR e dall’Università di S. Marino. Il titolo è “Creativity and create inspiration mathematics science and engineering: developing and vision for the future”. Questo titolo suggerisce il senso del dialogo che vogliamo avere oggi con tre protagonisti di questo symposium, un dialogo informale, un incontro con tre di questi protagonisti, con la loro esperienza di uomini affascinati dall’esperienza scientifica.
    Charles Harper, Senior Executive Vice President della John Templeton Foundation, che lavora a supporto di programmi scientifici e culturali di ampio respiro a livello mondiale. Charles ha sviluppato e condotto programmi scientifici culturali per oltre 200 milioni di dollari su argomenti di varia natura nel campo della scienza, che spaziano dalla cosmologia alla biochimica, alle neuroscienze, alla biologia, alla medicina, alla filosofia della scienza e al rapporto tra scienza e religione. Charles Harper ha avuto un PhD all’University of Oxford e ha lavorato, come sua formazione scientifica, nel campo dell’Astrofisica planetaria, in particolare sulla formazione del sistema solare e della luna e sullo studio dell’origine dei meteoriti di origine marziana. Ha inoltre un diploma di Teologia all’University of Boston e di Management and administration all’Harward University. È qui al Meeting di Rimini per il quarto anno consecutivo, un habitué della nostra compagnia ed è con Charles che abbiamo immaginato l’esperienza del symposium di S. Marino.
    Gino Segre, nato a Firenze, ha studiato all’Harward University, all’MIT ed è professore presso il Dipartimento di Fisica ed Astronomia dell’University of Pennsylvania. È stato visiting professor a MIT, all’Oxford University, al CERN di Ginevra e all’University of California a Berkeley. I suoi principali campi di ricerca riguardano la Fisica teorica delle particelle ad alta energia e l’Astrofisica. Gino Segre ha ottenuto numerosi e prestigiosi premi internazionali, dalla National Science Foundation, dalla Sloan Foundation, dalla Guggenheim Foundation, dalla Rockefeller Foundation e dall’US Department of Energy. Ha scritto inoltre due libri, entrambi tradotti in italiano. Il primo ha titolo “A qualcuno piace freddo” e il secondo, che sta per uscire in italiano, è “Faust a Copenaghen”. Sono libri su argomenti scientifici ma sono accessibili a tutti.
    Constantino Tsallis, nato ad Atene, è cresciuto in Argentina, ha studiato in Francia, all’Università di Parigi e poi si è trasferito in Brasile dove è tutt’ora professore presso il Centro Brasiliano di ricerca. La sua ricerca riguarda la meccanica statistica, sia per quanto riguarda i suoi fondamenti, sia per le sue applicazioni che sono tra le più disparate perché toccano diversi livelli della conoscenza tra cui i fenomeni critici, la biogenesi, problemi del caos, l’immunologia, l’economia, e la psicologia cognitiva. Constantino è dottore honoris causa in numerose università e anche lui ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Mexico Price of Science and Technology, che è il più prestigioso premio scientifico dell’America Latina, della Spagna e del Portogallo. Constantino è external professor al Santa Fé Institute, nel New Mexico, negli Stati Uniti. Conosce sei lingue tra cui l’italiano!
    La scienza è percepita molte volte come un’attività impersonale, qualcosa quasi indipendente dalla persona che si occupa di scienza. La prima domanda che voglio rivolgere ai nostri tre ospiti è la seguente: c’è un ruolo per la creatività nel lavoro scientifico? E in cosa consiste – soprattutto in qualche esempio che ognuno di loro può offrirci e che nasca dalla propria esperienza o da quella di altri scienziati che hanno incontrato nel loro percorso -?

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