2020 - Essere viventi
Lo spazio espositivo virtuale, curato da Associazione Euresis e da Camplus in occasione della XLI edizione del Meeting di Rimini, sarà suddiviso in quattro sezioni ognuna dedicata a un aspetto scientifico peculiare di cosa voglia dire “essere viventi” e offrirà un percorso che, riferendosi ai fatti fondamentali e straordinari che l’indagine scientifica sui sistemi biologici ha rivelato negli ultimi decenni, inviterà a uno sguardo sui viventi capace di coglierne da più angolazioni una natura sfuggente alla nostra presa, eppure talmente presente da essere il terreno immediatamente familiare in cui si colloca il mistero nostro e del mondo.
La mostra consiste di 4 incontri di presentazione disponibili sul sito del Meeting e sul nostro canale Youtube.
Nel contesto della mostra si inseriscono anche alcuni incontri proposti durante la settimana del Meeting di Rimini.
1.
UN INCESSANTE COSTRUIRSI
con Tommaso Bellini e Giorgio Dieci
L’enorme progresso delle scienze biologiche sta rivelando un’organizzazione materiale di straordinaria complessità che accomuna tutti i viventi, dal batterio unicellulare fino all’uomo. Il senso profondo di tale organizzazione può essere espresso con la parola "metabolismo": la trasformazione in sé di porzioni di mondo che fa di ogni organismo l'artefice e il risultato di una incessante auto-costruzione. Questa si realizza grazie alle innumerevoli forme e funzioni delle macromolecole proteiche, e alla loro continua fabbricazione sulla base di informazioni e significati.
2.
SÉ E MONDO
con Giorgio Bavestrello e Piero Morandini
Ogni cellula vivente è separata dal mondo circostante da una membrana, ma allo stesso tempo dipende totalmente dall’ambiente con cui scambia costantemente energia, materia e informazioni. Emerge nel vivente una complessità e una cooperazione tra le sue componenti a livello subcellulare, cellulare e, per gli organismi pluricellulari, a livello di tessuti, organi ed apparati. Spesso a livello ancora superiore, cioè di popolazioni e di ecosistemi. Questo fenomeno include un’impressionante tipologia di interazioni, mediate da diversi canali di comunicazione tra i quali spicca quello chimico, che portano ad interazioni di segno opposto. Spesso è possibile osservare come da rapporti di tipo antagonistico possano evolverne di nuovi, basati su processi di tipo cooperativo. Il vivente percepisce in qualche modo l'ambiente esterno e reagisce ad esso, sempre nel tentativo di affermarsi e sopravvivere dentro al mondo. Questo è evidente ad esempio nella riproduzione e ancor più nello sviluppo in cui, a partire da una singola cellula, si possono ottenere organismi, come l’uomo, che contengono diecimila miliardi di cellule.
3.
VITA IN DIVENIRE
con Maria Rita Chelazzi e Paolo Tortora
Il percorso che porta alla comparsa e all’evoluzione dei viventi è straordinariamente complesso e i suoi meccanismi ancora in larga parte oscuri. Poco meno di 4 miliardi di anni fa si formano i primi organismi unicellulari, probabilmente sui fondali oceanici, a seguito dell’assemblaggio spontaneo di ingredienti chimici ivi presenti. Tre miliardi e mezzo di anni fa i microrganismi avevano già colonizzato tutte le acque. Ma l‘evoluzione che ne è seguita non ha seguito percorsi lineari, caratterizzata da lunghi periodi di stasi ed esplosioni evolutive, come quella che ha portato alla comparsa degli organismi pluricellulari circa un miliardo di anni fa. Molte domande sono ancora senza risposta al riguardo dei meccanismi che hanno determinato questi eventi. Mentre l’influenza dell’ambiente e la selezione del più adatto hanno sicuramente giocato un ruolo nel dirigere l’evoluzione, altri fattori, basati piuttosto sulla cooperazione tra gli organismi, hanno esercitato sul processo un impatto su scala globale. Questo è il caso, per esempio, della comparsa del metabolismo ossidativo a seguito dell’accumulo di grandi quantità di ossigeno prodotto dalla fotosintesi. Alcune evidenze avvalorano inoltre la possibilità che gli organismi, in base a meccanismi cellulari e molecolari ancora in gran parte inesplorati, possiedano una intrinseca capacità di evolvere ed acquisire complessità.
4.
LA CREATIVITÀ DELLA VITA TRA SEMPLICITÀ E COMPLESSITÀ
con Ettore Barbagallo, Francesco Mambretti e Samir Suweis
Cosa hanno in comune un topolino, un elefante e una colonna lunghissima di pinguini che marciano da una regione all’altra dell’Antartico? In questa sezione della mostra proveremo a compiere insieme un viaggio attraverso l’immensa biodiversità dei viventi per vedere come la potenza creativa della vita ha trovato il suo spazio di espressione non al di fuori ma proprio dentro il mondo delle leggi necessarie e universali della natura.