1998 - Pronti, partenza, vita! Documenti e ipotesi sull'origine dell vita nell'Universo
Nel 1953 Stanley Miller, fresco di laurea all'Università di Chicago, effettuò il primo esperimento ideato per far luce sulle reazioni chimiche che si riteneva dovessero avvenire sulla terra primordiale. Sottopose una miscela di metano, ammoniaca, idrogeno (probabili componenti dell'atmosfera terrestre circa 3 miliardi e mezzo di anni fa) e acqua (per simulare l'oceano primigenio) all'azione di scariche elettriche (corrispondenti ai frequenti fulmini di allora). In queste condizioni egli ottenne una miscela di composti organici, compresi alcuni amminoacidi naturali che rappresentano i costituenti base delle proteine. L'entusiasmo nel mondo scientifico fu incontenibile e la notizia fece subito il giro del mondo. Il mistero dell'origine della vita pareva a un passo dalla soluzione. Sulla scia del successo di Miller, numerosi gruppi di ricercatori ottennero ulteriori interessanti risultati, come la formazione di alcune basi azotate, necessarie per lo strutturarsi del Dna. Anche dopo l'esperimento di Miller, rimaneva il grosso punto di domanda: come dai composti chimici e prebiotici si è passati a sistemi biologici in grado di riprodursi spontaneamente? Scopo della mostra, promossa dall'Associazione Euresis, coordinata da Mario Gargantini, Elio Sindoni, Paolo Tortora e realizzata con il contributo della Regione Emilia Romagna, è un viaggio che, partendo dagli estremi confini dello spazio e del tempo, conduca fino a quell'evento meraviglioso che è stato la comparsa della vita sulla Terra. Dalle più lontane galassie, giungeremo al sistema solare e alla nostra terra, accompagnata dal suo fedele satellite. Questa "storia", secondo l'ipotesi cosmologica attualmente più accreditata, ha avuto inizio con l'espansione di materia ed energia a partire da uno stato caratterizzato da valori inimmaginabili di densità e temperatura. Dopo oltre dieci miliardi di anni, qualcosa di prodigioso è accaduto: la materia ha preso vita.