Che cosa ha di interessante la Prius, uno dei cavalli di battaglia della casa giapponese Toyota, che ha avuto una risposta positiva nel mercato americano, e che comincia a vedersi con maggior frequenza anche in Europa? Si tratta di una macchina ibrida, cioè che usa in modo cooperativo un motore a benzina e un motore elettrico. In questo articolo si parte descrivendo i primi tentativi di motore ibrido che risalgono ai tempi eroici dell’automobile, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, e si illustrano i motivi per cui questa idea, che sembrava del tutto abbandonata, sia stata ripresa e abbia avuto un certo successo nei tempi più recenti.
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(*) Ingegnere, ricercatore presso CESI ricerca, Milano.
© Pubblicato sul n° 37 di Emmeciquadro