2004 - Alle fonti dell'energia. Dalla natura risorse per il cammino dell'uomo
E' un bene che si compra e si vende, per il quale si combattono guerre e si sviluppano grandiosi programmi di ricerca. Eppure anche gli scienziati più geniali e i politici più smaliziati vacillano davanti alla semplice domanda: di che si tratta? La mostra introduce a una comprensione quanto più possibile diretta del fenomeno dell'energia, creatura dalle molteplici forme, enigmatica e indispensabile. Con varie esperienze interattive viene messa in luce la straordinaria proprietà della conservazione dell'energia e vengono mostrati i diversi volti che essa è capace di assumere, trasformandosi con disinvoltura dall'uno all'altro.
L'energia a noi accessibile viene ultimamente dal Sole e dalla materia di cui è composto il nostro pianeta. E' grazie alla stabilità eccezionale del flusso di energia sulla Terra che la vita ha potuto evolvere e mantenersi. La vita biologica sussiste grazie a un utilizzo sapiente e parsimonioso dell'energia nei delicatissimi scambi che avvengono incessantemente a livello microscopico, all'interno delle cellule, seguendo strade incredibilmente complesse.
Agli albori del cammino umano l'uso controllato del fuoco costituì un passo enorme. Da allora la natura si è sempre dimostrata generosamente predisposta ad accompagnare lo sviluppo dell'uomo con nuove risorse energetiche, capaci di sostenere i suoi crescenti livelli di conoscenza e di tecnologia. Oggi abbiamo imparato a individuare e sfruttare svariate fonti di energia, dai combustibili fossili al calore terrestre, dalla gravità ai gas combustibili, dal vapore al vento, dall'energia solare a quella atomica. La mostra esemplifica con vari esperimenti alcuni di questi "modi di essere" dell'energia.
Ma nessun utilizzo di energia è senza conseguenze. Ogni impiego comporta una trasformazione e un degrado irreversibile. Il nostro pianeta è relativamente piccolo e fragile, e oggi gli effetti riguardano il livello globale, planetario. Anche l'energia solare, spesso considerata l'energia pulita per eccellenza, usata su larga scala produrrebbe un impatto tutt'altro che trascurabile.
L'uomo dipende dall'energia per la sua esistenza e per il suo sviluppo, e nello stesso tempo ha potere - sia pure limitato - su di essa. L'uomo non è un intruso nella natura, è piuttosto quel punto di vertice della creazione capace di conoscerla e di manipolarla, fino a trasformare la circostanza naturale in risorsa. D'altra parte non siamo noi gli autori e i padroni del mondo: più conosciamo la realtà creata, più aumenta la nostra ammirazione nel guardarla. Rendersi conto della delicatezza con cui le varie fonti di energia sono offerte all'uomo per un uso più profondo della realtà a proprio beneficio, ci porta a riconoscere queste risorse come un dono, tutt'altro che scontato e misteriosamente generoso, da trattare con rispetto e gratitudine. Noi tendiamo a trattare bene le cose belle e le cose preziose, specialmente se sono nostre. Le cose che ci sono state donate, sono anche le "più nostre" che abbiamo.