Dal 19 al 21 marzo 2024 la mostra “Dono e risorsa: le sfide dell’energia” è stata presentata a Madrid da alcuni studenti universitari di Ingegneria di Comunione e Liberazione nell’Universitad Computense.
Tutto nasce da un incontro tra due studenti di ingegneria di Madrid e due volontari bergamaschi del Meeting di Rimini. Dopo aver seguito la spiegazione della mostra "Dono e risorsa: le sfide dell'energia" al Meeting 2023, i due ragazzi spagnoli discutono di quanto sia rilevante per i loro percorsi universitari ciò che hanno appena sentito. L’esposizione, oltre a presentare le varie forme con cui l’umanità ha imparato nella storia a trasforamare energia per sé e per i propri bisogni, sottolinea come l’uomo stesso abbia la possibilità di giocare un ruolo positivo e originale (“partecipare alla creazione”, osservava Benedetto XVI), nel tentativo di un utilizzo più equilibrato delle risorse naturali disponibili. Dialogando tra di loro, i ragazzi spagnoli scoprono un desiderio: vorrebbero che i loro compagni di corso fossero presenti alla mostra e ascoltassero le stesse cose. Allora l'idea: perché non portare la mostra da loro? Così, con una cerveza en la mano si confrontano con i due volontari appena conosciuti per capire come riproporre la mostra a Madrid. Dal desiderio l'idea, e dall'idea la rete di contatti si allarga fino a scomodare i curatori per chiedere un aiuto ad approfondire i contenuti.
Da settembre a marzo, diversi universitari spagnoli e alcuni membri di Euresis passano mesi intensi di videochiamate per studiare insieme e tradurre, diventando amici. La mostra pronta e stampata è stata presentata dal 19 al 21 marzo 2024 all'Happening tenutosi nell'Universitad Computense di Madrid. Un grande successo! Ciò che i due ragazzi incantati dalla mostra a Rimini avevano in mente, si è rivelato ancora più grande: amici e compagni di corso hanno partecipato numerosi, per sentire cosa avevano da dire questi chavales che vivono l'università al di là delle lezioni. Ma neanche questi incontri hanno esaurito del tutto la sete dei nostri amici ingegneri, i quali, finita la mostra, hanno raccontato di un desiderio ancora più grande di incontro con tutti. Infatti, pensando al loro futuro lavoro si sono chiesti se anche in un contesto magari pervaso di tecnicismi sarà possibile condividere la rinnovata passione per ciò che studiano e che, a loro, fa tanto vibrare il cuore. Sorge un’ipotesi: e se la fecondità della propria presenza nella società dipendesse innanzitutto da come uno guarda il dato di realtà (anche estremamente tecnico) confrontarsi con esso, giorno dopo giorno, nel proprio lavoro? Ecco: partire dal dato! Dal dato scientifico, ciò che studiamo e ciò con cui lavoriamo e che – soprattutto nel mondo della ricerca – è alla base degli interrogativi e delle motivazioni con cui lo scienziato si muove.
Cosa sarà di questo loro desiderio? Che lavoro faranno? Chi incontreranno? Condividere questa modalità di guardare la scienza con i propri compagni di università è un primo, coraggioso passo verso il mondo e sicuramente il dono dell'amicizia sbocciata tra i padiglioni di Rimini sarà risorsa per questa sfida.