Il concetto di causalità rivisitato nelle riflessioni di uno dei più grandi maestri dell’astrofisica italiana. Un secolo di scoperte non solo ha portato alla luce aspetti impensabili dell’Universo ma ha anche rivelato i limiti dell’impostazione galileiana. Oggi è possibile ampliare l’idea stessa di causa: non restringerne il campo solo al passato, riconsegnando alla scienza una prospettiva finalistica più vicina all’esperienza umana. Come pure è possibile superare la visione materialistica classica, connettendo i fenomeni cosmici in una rete di correlazioni funzionali a un Universo «armonioso e bello», che realizza un disegno del quale la vita e l’uomo formano il vertice.
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* Nicolò Dallaporta, nato a Trieste nel 1910, ha attraversato da protagonista l’avventura dell’astrofisica
del Novecento, dalle prime conseguenze della relatività, alle scoperte della radioastronomia, fino ai recenti sviluppi della cosmologia del Big Bang. Docente di astrofisica all’università di Padova, ha insegnato Astrofisica teorica alla Scuola Internazionale Superiore di Studi avanzati di Trieste (Sissa) presso la quale è professore emerito. Dal 1989 è membro onorario della Pontificia Accademia delle Scienze.
© Pubblicato sul n° 9 di EMMECIquadro