Incontrare la geometria nella scuola primaria: un’esperienza affascinante per i bambini e per l’insegnante, per le possibilità di mettere in atto la razionalità al di la delle attuali riduzioni intellettualistiche.
Partire dall’osservazione della realtà (la chiesa visitata, i mosaici riprodotti a mano libera); compiere azioni specifiche (costruire poligoni con uno strumento, disegnare, comporre, preparare i segnalibri); usare il corpo (visitare, guardare, costruire, eccetera); provocare la nascita del pensiero attraverso la riflessione sull’esperienza (analisi dei particolari, ricostruzione del mosaico scoprendo relazioni tra gli angoli); incontrare nell’arte l’attribuzione di significati simbolici alle figure geometriche; verbalizzare le osservazioni e farne una sintesi comune; iniziare a memorizzare mediante sintesi finali; comunicare la propria esperienza partecipazione a una mostra): questi in sintesi i punti salienti di metodo.
Il racconto della maestra rivela come i bambini sono stati messi in azione dal contatto con la bellezza, fonte intrinseca di motivazione, e dalla possibilità di usare il proprio corpo.
In matematica, partire dall’esperienza potenzia l’apprendimento, pur di non chiudercisi dentro, ed è una strada realmente percorribile, a patto di saper fare emergere il pensiero razionale.
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* Questo percorso di geometria è stato svolto dall’autore in una classe quarta della Scuola Primaria Statale “A.Saffi”, I° Circolo di Forlì, nell’anno scolastico 2006-2007.
© Pubblicato sul n° 35 di EMMECIquadro