«Expelled», film su scienza e fede

Benedetta CappelliniRassegna Stampa

Evoluzionismo da una parte, creazionismo dall’altra. Posizioni spesso ideologizzate ed erroneamente considerate agli antipodi e inconciliabili. Ora, in piena campagna presidenziale americana, il dibattito fra scienza e fede potrebbe essere ulteriormente rinfocolato dall’uscita nelle sale statunitensi, il 18 aprile, di Expelled – No intelligence allowed (Espulso – Nessuna intelligenza ammessa), documentario di Nathan Frankowski che sostiene la causa del creazionismo (posizione che si fonda sulla certezza che la vita sia il risultato di una volontà divina, creatrice appunto, secondo un disegno superiore e universale) in antitesi all’evoluzionismo darwiniano. Il film, lanciato dallo slogan «Siamo ancora liberi di dissentire sul significato della vita?», sottolinea il valore del creazionismo e il diritto di studiarlo nelle scuole americane, parallelamente all’evoluzionismo (l’insieme delle teorie filosofiche e scientifiche che sostengono la graduale mutazione degli esseri viventi da forme primitive verso forme più complesse, uomo cm preso).
Il documentario, in particolare, denuncia la «soppressione del dibattito scientifico» sul tema, proponen do una serie di testimonianze di in­segnanti e scienziati come Richard Sternberg e Caroline Crocker che sa- rebbero stati licenziati, ridicolizzati o contestati per aver sostenuto il «di segno intelligente» (corrente di pen siero secondo cui alcune caratteri stiche dell’universo e degli esseri vi venti sono spiegabili meglio attra verso una causa intelligente che con un processo non pilotato come la selezione naturale) o aver avanzato dubbi su quella che viene definita «l’ortodossia regnante» del darwini smo. A tenere le fila del racconto è Ben Stein (anche coautore della sce neggiatura), personalità mediatica della società americana. Compagno di corso a Yale di Hillary Clinton, Stein è stato docente di legge, avvo cato, autore di discorsi per i presi­denti Richard Nixon e Gerald Ford e, negli ultimi anni attore, scrittore, o­pinionista tv ed editorialista, grande sostenitore della battaglia pro-life e per il creazionismo.
Nel film vengono anche intervistati famosi scienziati evoluzionisti co me i biologi Richard Dawkins, do cente di Public Understanding of Science all’Università di Oxford e au tore del saggio L’illusione di Dio, e P.Z Myers, molto noto anche come blogger scientifico. Dawkins, che ha già commentato il film sul suo sito, dopo averlo visto a una delle ante prime, sottolinea però il modo, a suo dire, «ingannevole» in cui sono sta ti tagliati e utilizzati gli interventi de gli scienziati evoluzionisti, «lo scar so valore artistico del film» e l’«ol traggio » di insistere su una presun ta associazione tra darwinismo e na zismo: «La selezione naturale è il più importante elemento per spiegare la nostra esistenza, ma anche una buona lezione su come non orga nizzare una società – spiega Dawkins –. Come scienziato, io sono un darwiniano appassionato. Ma come cittadino ed essere umano io voglio costruire una società il più non­darwiniana possibile».