L’ortodossia darwiniana non solo presuppone dei meccanismi casuali, come le mutazioni, ma anche degli esiti casuali. Per quanto riguarda questi ultimi, tuttavia, l’evidenza di una convergenza evolutiva suggerisce particolarmente che i punti d’arrivo siano molto più determinati di quanto si possa immaginare. In particolare, il paradigma darwiniano non è molto bene equipaggiato per rendere conto dell’emergenza di sistemi complessi. Vi è infatti un crescente sospetto che l’evoluzione stessa “impari” come evolvere in modo più efficace. Questo fatto è racchiuso nel concetto di evolvibilità, secondo cui lo schema attuale permette ai sistemi organici di prepararsi, con un passo forse crescente. Perciò l’evolvibilità riapre la questione di come i sistemi organici non solo lavorino, ma anche mostrino una sorprendente robustezza nei riguardi delle insidie ambientali. Mentre le analogie meccanicistiche sono largamente utilizzate per descrivere la forma e la funzione degli organismi, la realtà è che i meccanismi di integrazione, crescita, auto-riparazione degli organismi sono molto al di là di quanto possano raggiungere le attuali tecnologie. Non ci si dovrebbe perciò sorprendere se i sistemi biologici hanno mostrato sia una tendenza verso l’ottimizzazione sia la capacità di sviluppare procedure che facilitino non solo gli stessi meccanismi evolutivi ma anche processi quali l’omeostasi e il controllo dello sviluppo. Questo campo generale dell’evolvibilità è al momento mal definito e aperto e va oltre i confini e le discipline attuali. Ciò nondimeno è un campo che è molto ‘nell’aria’ e noi riteniamo che il momento sia molto opportuno per radunare assieme un gruppo interdisciplinare per esplorare alcune delle implicazioni.
Tra i principali temi possibili, le discussioni verteranno in particolare sui seguenti:
- Quanto è approfondita la nostra comprensione della rete dei geni?
- Quale ruolo ha lo stress nell’evoluzione?
- Qual è il significato della plasticità dello sviluppo?
- Qual è il ruolo della co-opzione?
- In quale misura gli organismi e la loro architettura molecolare sono modulari?
- Qual è il significato dello stream-lining genomico?
- A quale livello opera l’evolvibilità?
- Che cosa ci può dire l’evolvibilità sui tentativi verso un’evoluzione diretta e ingegnerizzata?
- In quale misura i processi coinvolti sono soggetti a una evoluzione convergente?
- I concetti di ottimizzazione attengono a questi concetti?
Queste aree sono di notevole interesse non soltanto per i biologi (anzi per molti altri scienziati) ma anche per un più largo pubblico che segue con vivo interesse il dibattito sull’evoluzione.