Evolvability

Benedetta CappelliniEventi

L’ortodossia darwiniana non solo presuppone dei meccanismi casuali, come le mutazioni, ma anche degli esiti casuali. Per quanto riguarda questi ultimi, tuttavia, l’evidenza di una convergenza evolutiva suggerisce particolarmente che i punti d’arrivo siano molto più determinati di quanto si possa immaginare. In particolare, il paradigma darwiniano non è molto bene equipaggiato per rendere conto dell’emergenza di sistemi complessi. Vi è infatti un crescente sospetto che l’evoluzione stessa “impari” come evolvere in modo più efficace. Questo fatto è racchiuso nel concetto di evolvibilità, secondo cui lo schema attuale permette ai sistemi organici di prepararsi, con un passo forse crescente. Perciò l’evolvibilità riapre la questione di come i sistemi organici non solo lavorino, ma anche mostrino una sorprendente robustezza nei riguardi delle insidie ambientali. Mentre le analogie meccanicistiche sono largamente utilizzate per descrivere la forma e la funzione degli organismi, la realtà è che i meccanismi di integrazione, crescita, auto-riparazione degli organismi sono molto al di là di quanto possano raggiungere le attuali tecnologie. Non ci si dovrebbe perciò sorprendere se i sistemi biologici hanno mostrato sia una tendenza verso l’ottimizzazione sia la capacità di sviluppare procedure che facilitino non solo gli stessi meccanismi evolutivi ma anche processi quali l’omeostasi e il controllo dello sviluppo. Questo campo generale dell’evolvibilità è al momento mal definito e aperto e va oltre i confini e le discipline attuali. Ciò nondimeno è un campo che è molto ‘nell’aria’ e noi riteniamo che il momento sia molto opportuno per radunare assieme un gruppo interdisciplinare per esplorare alcune delle implicazioni.

Tra i principali temi possibili, le discussioni verteranno in particolare sui seguenti:

  • Quanto è approfondita la nostra comprensione della rete dei geni?
  • Quale ruolo ha lo stress nell’evoluzione?
  • Qual è il significato della plasticità dello sviluppo?
  • Qual è il ruolo della co-opzione?
  • In quale misura gli organismi e la loro architettura molecolare sono modulari?
  • Qual è il significato dello stream-lining genomico?
  • A quale livello opera l’evolvibilità?
  • Che cosa ci può dire l’evolvibilità sui tentativi verso un’evoluzione diretta e ingegnerizzata?
  • In quale misura i processi coinvolti sono soggetti a una evoluzione convergente?
  • I concetti di ottimizzazione attengono a questi concetti?

Queste aree sono di notevole interesse non soltanto per i biologi (anzi per molti altri scienziati) ma anche per un più largo pubblico che segue con vivo interesse il dibattito sull’evoluzione.